sabato 18 marzo 2017

Dai videogame agli ologrammi, come la tecnologia interattiva aiuta i beni culturali

KEY DAY: il linguaggio dei mondi digitali 
per l’engagement culturale
e nuove attività.
Destinatari: operatori museali, direzioni, conservatori, biblioteche,
enti creativi-didattici-artistici


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Salone conferenze del Castello di Masnago, via Cola di Rienzo, Varese, 27 marzo 2017.

"Gamification is the process of using
Game Thinking and Game Dynamics
to Engage Audience and Solve Problems"
Gabe Zichermann

Per la prima volta a Varese una giornata intera -3 ore mattina, pausa, 3 ore e mezza al pomeriggio con spazio dibattito e domande- di analisi dei bisogni dei musei, verifica delle attività in corso, formazione sulle attuali possibilità di far presa con i pubblici diversi grazie alle nuove tecnologie che possono aiutare i musei a valorizzare e vivificare le collezioni permanenti anche nei materiali di magazzino e nei beni immateriali. A proporre l’appuntamento due varesini, Debora Ferrari e Luca Traini, che hanno trasferito in città il progetto di Game Art Gallery, nato ad Aosta nel 2008 e che ha portato le game art alla Biennale di Venezia nel 2011. Nella giornata ci saranno come ospiti anche altri esperti di settore per mostrare tecnologie e farle sperimentare o approfondire particolari argomenti con esperienza diretta. E’ la ‘gamification’ a essere oggi al centro dell’attenzione sia in attività commerciali che culturali, e soprattutto i musei con social media e nuove tecnologie stanno vivendo un momento di trasformazione. Nei grandi centri italiani da Firenze a Venezia a Brindisi, per dirne alcuni, sono tanti i simposi per discutere le nuove possibilità, fare rete e usare tecniche di ludicizzazione per fidelizzare o attrarre il pubblico.
“Varese e il suo territorio è un vero museo a cielo aperto, con ville, parchi, giardini e quattro siti UNESCO, ma spesso la gente non lo sa -dice Debora Ferrari, autrice negli anni Novanta e Duemila di 3 edizioni di Itinerarte -diffuso in 30.000 copie- che presentava il varesotto come industria di arte e cultura. La non conoscenza del pubblico fa soffrire i musei che sono luoghi importanti per preservare e vivacizzare l’identità della provincia”.

Castello di Masnago, Varese, sede della conferenza

Temi affrontati nella giornata
§ Progettare il coinvolgimento del pubblico con le attuali tecnologie e l’ottimizzazione delle risorse. Funzionalità delle applicazioni innovative e realizzabili su misura dello spazio-museo-biblioteca: app, videogame, ologrammi, siti e social media per una fidelizzazione dell’utente.
§ Alfabetizzazione ludica per l’espansione delle attività e il coinvolgimento delle fasce di pubblico. Capire e applicare creativamente le attività contemporanee di social media, app, gamification, ludicizzazione, nuove tecnologie a disposizione del patrimonio storico-artistico-culturale.
Giornata realizzata da Musea_Game Art Gallery in collaborazione con Università dell’Insubria e patrocinata dal Comune di Varese-Musei Civici di Varese.
Partner: Comingtools, E-Ludo, Gamesearch.it, Mentezero, MFLabs.
Info della giornata su culturalbrokers.blogspot.it.




Programma:
10.00 / 12.00 Il museo 3.0 e il suo territorio. Come far incontrare i contenuti dell’arte e della storia con le tecnologie e i linguaggi contemporanei videoludici. Sfruttare i social e le nuove piattaforme per incrociare turismo e cultura. Esperienze e prospettive. A cura di Debora Ferrari e Luca Traini, fondatori di Neoludica, esperti di connessioni fra arti tradizionali e innovazioni tecnologiche.
12.00 / 13.00 Communities, Social Media e Social Network: Le piattaforme della comunicazione digitale; Cosa sono e come si usano; Le communities e gli influencer; Personal Branding. A cura di Ambra Bonaiuto, esperta e docente di Social Media Strategy
PAUSA PRANZO
14.00 / 15.00 - I social media per la cultura: Analisi di Facebook, Twitter e Instagram, L’ottimizzazione per pagine di facile gestione in proprio, La strategia e la pianificazione dei contenuti con piani editoriali su misura. A cura di Ambra Bonaiuto, esperta e docente di Social Media Strategy
15.00 / 16.00 - Videogiocare fa male alla cultura? Dialogare con le giovani generazioni partendo dalle verifiche al di là di stereotipi e pregiudizi. Esperienze in territorio lombardo e emiliano-romagnolo su progetti virtuosi in biblioteca e nei comuni. A cura di Emanuele Cabrini, counselor videogame e cultura
16.00 / 17.30 - Ologrammi, interazioni ludiche, realtà virtuale e realtà aumentata, sfruttare gli strumenti e le engine dei videogame per la conservazione e la promozione del patrimonio artistico-culturale. A cura di Biancamaria Mori, esperta di arte e nuove tecnologie e Carlo Gioventù, docente Accademia di Brera
17.30 / 18.00 - Mezz’ora di dibattito e verifiche delle necessità di ciascun partecipante o ente. Verifiche di interesse per approfondire alcuni argomenti in futuro con corsi formativi ad hoc.

Info e contatti culturalbrokers@gmail.com

prenotazioni dirette su EVENTRBRITE 


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